Giovane impiegato dei rinomati laboratori sartoriali di Savile Row negli anni Sessanta, Jeremy Hackett si lascia conquistare dalla quintessenza del gentleman inglese di inizio Novecento: l’abito. Nel 1983 apre il primo negozio di abbigliamento usato in King's Road, a Chelsea. Un indirizzo che lo vede creare i propri capi accostando modelli tradizionali a tagli più attuali, perfetti per chi cerca lo stile Savile Row senza dover sborsare cifre astronomiche.
“Ho iniziato setacciando i mercatini di Portobello, per scovare capi unici di pura foggia British. Ho quindi aperto un piccolo negozio in una zona residenziale e, da lì al successo, il passo è stato breve. La gente si metteva in coda per vedere cosa avevo di nuovo quel giorno, era incredibile. Forse perché non sembrava un negozio dell’usato ma una raffinata boutique di abbigliamento maschile. Presto mi è stato impossibile soddisfare la domanda, così ho aperto anche al civico accanto e ho iniziato a confezionare abiti nuovi che ricalcassero i modelli classici. Era nata Hackett London.”
Da allora Hackett è cresciuta fino a posizionarsi tra i marchi di menswear che si ispirano alla tradizione, con un’affezionata clientela internazionale. Oggi vanta oltre 160 boutique in più di 30 paesi e varie linee sartoriali dedicate, tra cui Hackett No. 14 Savile Row, prima linea che omaggia la sartorialità British, Hackett London, una proposta diversificata di spezzati, e Hackett Sport, la nuova collezione lanciata nel 2023 per vestire l’uomo Hackett nel tempo libero.
Hackett si fregia inoltre delle partnership con alcuni brand che abbracciano la sua stessa filosofia e con cui condivide valori comuni, quali etica, qualità e omaggio alla tradizione: da British Army Polo a Henley Royal Regatta e Aston Martin.