FAQ prodotto Carl Friedrik

Hackett London x Carl Friedrik

La valigia può graffiarsi?

Le nostre valigie non vantano proprietà antigraffio, per cui segni e graffi sono compatibili con la normale usura dell’articolo.


Per evitare con efficacia graffi sul set di valigie in policarbonato, è consigliabil l’applicazione di un rivestimento protettivo. Il rivestimento forma un film protettivo che impedisce ai graffi di scalfire la superfice in profondità. Assicurarsi che il rivestimento protettivo sia compatibile con il policarbonato.


In alternativa, riporre le valigie in una sacca protettiva.

Le valigie si incastrano le une nelle altre?

Sì, i nostri modelli Carry-On e Carry-On Pro si inseriscono sia nel modello Check-In che nel Large Check-in, mentre la dimensione Check-In è contenuta nella Large Check-In.

Ho bloccato la valigia e non riesco ad aprirla, cosa devo fare?

In caso di blocco della valigia, provare tutte le combinazioni possibili dalla 0-0-0 alla 9- 9-9. L’operazione richiede circa 15 minuti. In alternativa, acquistare una chiave universale per TSA da un rivenditore online.

Dove custodire la valigia?

Custodire in luogo fresco e ben areato ed evitare l’esposizione alla luce solare diretta, alle alte temperature o agli ambienti umidi. Non riporre oggetti pesanti all’interno.

Come posso estendere la vita utile della valigia?

I viaggi espongono inevitabilmente il bagaglio all’usura e al danneggiamento. Una manutenzione regolare garantisce un’estensione della vita utile della valigia.


Quando non in uso, riporre nella sacca di cotone fornita in dotazione per tenere lontana da polvere e sporcizia.

La valigia è dotata di divisorio antipiega?

Ogni modello è dotato di divisorio antipiega.

Con che frequenza devo pulire la valigia?

Si consiglia di pulire la valigia al termine di ogni viaggio. Se, ad esempio, la valigia non è stata usata negli ultimi sei mesi, pulire sia l’interno che l’esterno per evitare l’eventuale contaminazione da germi e garantirne un aspetto ordinato.


Rimuovere eventuali piccole macchie con un panno umido in microfibra. Per tracce di sporco particolarmente ostinate, utilizzare un detergente per tappezzerie e strofinarlo sull’area interessata, quindi asciugare.

Di seguito alcuni consigli aggiuntivi per la pulizia:


Interno
Utilizzare un aspirapolvere con bocchetta o un aspirabriciole portatile per rimuovere tracce di sporco, polvere e residui eventualmente depositatisi, senza dimenticare le tasche interne.


Esterno
Pulire le rotelle e i manici prima di riporre la valigia in un luogo sopraelevato. I disinfettanti sono gli stessi sia per valigie morbide che rigide: acqua ossigenata o alcol denaturato sono indicati per la detersione dell’intera valigia, a cui si consiglia di far seguire un’accurata asciugatura per evitare la formazione di aloni.


Passare rotelle, manici e impugnature della valigia con salviette disinfettanti.

C’è una tasca portalaptop?

La valigia non è dotata di scomparto per laptop ma presenta due tasche aperte su un lato e una tasca zippata sull’altro.

Mi serve un’etichetta bagaglio?

Un’etichetta bagaglio serve per svariati scopi, non solo per tracciare una valigia smarrita all’ufficio assistenza bagagli.


Ovviamente il vantaggio maggiore è la rintracciabilità del proprietario in caso di smarrimento bagaglio. Anche se la compagnia aerea appone un’etichetta con codice a barre, che abbina la valigia al titolare della carta d’imbarco, si tratta di strisce in carta autoadesiva che si deteriorano facilmente per l’azione della pioggia o degli sfregamenti e possono staccarsi nelle operazioni di carico-scarico.


Inoltre, in caso di overbooking, la compagnia tende a posizionare nella stiva i bagagli da cabina senza etichetta, rendendone così difficile il tracciamento in caso di smarrimento.


L’aeroporto non è l’unico luogo di smarrimento di un bagaglio. Stazioni ferroviarie, autostazioni e terminal crocieristici: una valigia può andare persa in qualsiasi snodo logistico. Dal momento che questi hub, al contrario degli aeroporti, non dispongono di sofisticati sistemi di scansione dei codici a barre, l’etichetta aumenta le chance di ritrovare una valigia smarrita.


Un altro plus è che l’etichetta propria della valigia la distingue dalle altre centinaia di colli che girano sul nastro trasportatore e ne permette una più rapida identificazione, riducendo la probabilità che un estraneo la scambi accidentalmente per il suo bagaglio.


Infine una targhetta in pelle aggiunge un tocco ricercato al bagaglio.

Agganciare un’etichetta bagaglio

Aprire il cinturino dell’etichetta. Farlo scivolare intorno a un manico della valigia. Agganciare saldamente il cinturino al manico.

Cos’è la pelle di vacchetta?

La pelle di vacchetta è un tipo di cuoio bovino pieno fiore, conciato con estratti vegetali.


Una delle proprietà principali è il caratteristico invecchiamento del pellame. Col passare del tempo, il colore superficiale tende a scurirsi e si sviluppa una patina, che garantisce l’unicità di ogni pezzo. In questo modo non esisteranno mai due valigie esattamente uguali, poiché ciascuna presenterà caratteristiche distintive proprie.

Manutenzione della pelle

Si consigliano salviette umidificate prive di alcol e profumo o una crema per la pelle. La crema per il trattamento della pelle Carl Friedrik è stata concepita appositamente per la pelle di vacchetta e garantisce una finitura uniforme, nutrendone e proteggendone la superficie.

In generale è indicato qualsiasi balsamo o cera apposita per il trattamento dei pellami a base di ingredienti esclusivamente naturali. Se le salviette umidificate rappresentano una soluzione sbrigativa per rimuovere polvere o sporcizia dalla superficie, la crema per la pelle è sicuramente l’opzione più indicata per nutrire e trattare in profondità la vacchetta.

Cos’è il nabuk?

Il nabuk è un pellame pieno fiore la cui superficie è stata levigata e smerigliata con lo scopo di ottenere una finitura morbida e vellutata al tatto.


La concia prevede la separazione dello strato più esterno dalla pelle attraverso appositi macchinari industriali. Un conciatore specializzato procede quindi a levigare la superficie esterna del fiore per accorciarne le fibre proteiche e conferire il tipico aspetto mano pesca vellutato.


Ne risulta una pelle pregiata e robusta che ricorda l’effetto scamosciato. Al termine della levigatura e smerigliatura, il nabuk viene eventualmente tinto e trattato per fargli acquisire una consistenza liscia. Talvolta le concerie saltano quest’ultimo passaggio, perché alcuni produttori preferiscono lavorare pellami che presentano imperfezioni, per conferire maggior carattere al prodotto finito.

Consejos para cuidar del nobuck

Se pueden tomar variar medidas para el mantenimiento de la piel nobuck, como cepillarla habitualmente, impermeabilizarla y tratar el producto con un espray impermeabilizante. Asegúrate de que tanto las herramientas como los tratamientos sean específicos para nobuck, ya que no todo vale para los mismos tipos de piel.

Manutenzione del nabuk

La manutenzione corretta del nabuk prevedere tutta una serie di operazioni, tra cui una regolare spazzolatura, un trattamento impermeabile e l’applicazione di uno spray anti- goccia. L’importante è assicurarsi che prodotti e trattamenti siano specifici per il nabuk: quello che può andar bene per una pelle può non essere indicato per un’altra.


Pulitura del nabuk. Un kit base per la manutenzione del nabuk deve prevedere una spazzola specifica, una gomma pane per il camoscio e un detergente che rimuova le macchie più ostinate.


Tamponare la superficie. Tamponare l’area interessata con un panno di microfibra umidificato o con un panno in tessuto specifico per il nabuk. In questo modo viene rimosso lo sporco più evidente. Evitare di asciugare la superficie con un phon o con una fonte di aria calda. Far asciugare all’aria per una notte


Spazzolare la superficie. Servendosi di una spazzola a setole morbide, spazzolare la superficie con movimenti circolari per rimuovere ulteriori tracce di sporco. Non insistere per più di qualche secondo sulla stessa superficie


Al bisogno, stendere un detergente specifico per nabuk o utilizzare una gomma pane.  Le macchie più ostinate possono richiedere l’applicazione di un detergente specifico. Seguire le istruzioni e testare sempre il prodotto su una piccola area nascosta prima di stenderlo sull’intera superficie. La gomma pane è l’ultima scelta per le macchie di sporco più impregnato o difficile da rimuovere. Sfregare con estrema delicatezza perché può alterare la consistenza del nabuk

È impermeabile?

Il nabuk ha una scarsa impermeabilità che si può tuttavia incrementare applicando uno spray impermeabilizzante. Scegliere uno spray specifico per il nabuk, visto che la composizione (e l’efficacia) dei singoli prodotti variano a seconda della tipologia del pellame. Utilizzare 3 o 4 volte l’anno per una protezione extra nei mesi invernali e più piovosi.

La valigia può graffiarsi?

Le nostre valigie non vantano proprietà antigraffio, per cui segni e graffi sono compatibili con la normale usura dell’articolo.


Per evitare con efficacia graffi sul set di valigie in policarbonato, è consigliabile l’applicazione di un rivestimento protettivo. Il rivestimento forma un film protettivo che impedisce ai graffi di scalfire la superfice in profondità. Assicurarsi che il rivestimento protettivo sia compatibile con il policarbonato.


In alternativa, riporre le valigie in una sacca protettiva.


Le valigie si incastrano le une nelle altre?

Sì, i nostri modelli Carry-On e Carry-On Pro si inseriscono sia nel modello Check-In che nel Large Check-in, mentre la dimensione Check-In è contenuta nella Large Check-In.


Ho bloccato la valigia e non riesco ad aprirla, cosa devo fare?

In caso di blocco della valigia, provare tutte le combinazioni possibili dalla 0-0-0 alla 9-9-9. L’operazione richiede circa 15 minuti. In alternativa, acquistare una chiave universale per TSA da un rivenditore online.


Dove custodire la valigia?

Custodire in luogo fresco e ben areato ed evitare l’esposizione alla luce solare diretta, alle alte temperature o agli ambienti umidi. Non riporre oggetti pesanti all’interno.


Come posso estendere la vita utile della valigia?

I viaggi espongono inevitabilmente il bagaglio all’usura e al danneggiamento. Una manutenzione regolare garantisce un’estensione della vita utile della valigia.


Quando non in uso, riporre nella sacca di cotone fornita in dotazione per tenere lontana da polvere e sporcizia.


La valigia è dotata di divisorio antipiega?

Ogni modello è dotato di divisorio antipiega.


Con che frequenza devo pulire la valigia?

Si consiglia di pulire la valigia al termine di ogni viaggio. Se, ad esempio, la valigia non è stata usata negli ultimi sei mesi, pulire sia l’interno che l’esterno per evitare l’eventuale contaminazione da germi e garantirne un aspetto ordinato.


Rimuovere eventuali piccole macchie con un panno umido in microfibra. Per tracce di sporco particolarmente ostinate, utilizzare un detergente per tappezzerie e strofinarlo sull’area interessata, quindi asciugare.

Di seguito alcuni consigli aggiuntivi per la pulizia:


Interno
Utilizzare un aspirapolvere con bocchetta o un aspirabriciole portatile per rimuovere tracce di sporco, polvere e residui eventualmente depositatisi, senza dimenticare le tasche interne.


Esterno
Pulire le rotelle e i manici prima di riporre la valigia in un luogo sopraelevato. I disinfettanti sono gli stessi sia per valigie morbide che rigide: acqua ossigenata o alcol denaturato sono indicati per la detersione dell’intera valigia, a cui si consiglia di far seguire un’accurata asciugatura per evitare la formazione di aloni.


Passare rotelle, manici e impugnature della valigia con salviette disinfettanti.


C’è una tasca portalaptop?

La valigia non è dotata di scomparto per laptop ma presenta due tasche aperte su un lato e una tasca zippata sull’altro.


Mi serve un’etichetta bagaglio?

Un’etichetta bagaglio serve per svariati scopi, non solo per tracciare una valigia smarrita all’ufficio assistenza bagagli.


Ovviamente il vantaggio maggiore è la rintracciabilità del proprietario in caso di smarrimento bagaglio. Anche se la compagnia aerea appone un’etichetta con codice a barre, che abbina la valigia al titolare della carta d’imbarco, si tratta di strisce in carta autoadesiva che si deteriorano facilmente per l’azione della pioggia o degli sfregamenti e possono staccarsi nelle operazioni di carico-scarico.


Inoltre, in caso di overbooking, la compagnia tende a posizionare nella stiva i bagagli da cabina senza etichetta, rendendone così difficile il tracciamento in caso di smarrimento.


L’aeroporto non è l’unico luogo di smarrimento di un bagaglio. Stazioni ferroviarie, autostazioni e terminal crocieristici: una valigia può andare persa in qualsiasi snodo logistico. Dal momento che questi hub, al contrario degli aeroporti, non dispongono di sofisticati sistemi di scansione dei codici a barre, l’etichetta aumenta le chance di ritrovare una valigia smarrita.


Un altro plus è che l’etichetta propria della valigia la distingue dalle altre centinaia di colli che girano sul nastro trasportatore e ne permette una più rapida identificazione, riducendo la probabilità che un estraneo la scambi accidentalmente per il suo bagaglio.


Infine una targhetta in pelle aggiunge un tocco ricercato al bagaglio.


Agganciare un’etichetta bagaglio

Aprire il cinturino dell’etichetta. Farlo scivolare intorno a un manico della valigia. Agganciare saldamente il cinturino al manico.


Cos’è la pelle di vacchetta?

La pelle di vacchetta è un tipo di cuoio bovino pieno fiore, conciato con estratti vegetali.


Una delle proprietà principali è il caratteristico invecchiamento del pellame. Col passare del tempo, il colore superficiale tende a scurirsi e si sviluppa una patina, che garantisce l’unicità di ogni pezzo. In questo modo non esisteranno mai due valigie esattamente uguali, poiché ciascuna presenterà caratteristiche distintive proprie.


Manutenzione della pelle

Si consigliano salviette umidificate prive di alcol e profumo o una crema per la pelle. La crema per il trattamento della pelle Carl Friedrik è stata concepita appositamente per la pelle di vacchetta e garantisce una finitura uniforme, nutrendone e proteggendone la superficie.

In generale è indicato qualsiasi balsamo o cera apposita per il trattamento dei pellami a base di ingredienti esclusivamente naturali.


Cos’è il nabuk?

Il nabuk è un pellame pieno fiore la cui superficie è stata levigata e smerigliata con lo scopo di ottenere una finitura morbida e vellutata al tatto.


Ne risulta una pelle pregiata e robusta che ricorda l’effetto scamosciato.


Al termine della levigatura e smerigliatura, il nabuk viene eventualmente tinto e trattato per fargli acquisire una consistenza liscia. Talvolta le concerie saltano quest’ultimo passaggio, perché alcuni produttori preferiscono lavorare pellami che presentano imperfezioni, per conferire maggior carattere al prodotto finito.


Consejos para cuidar del nobuck

Se pueden tomar variar medidas para el mantenimiento de la piel nobuck, como cepillarla habitualmente, impermeabilizarla y tratar el producto con un espray impermeabilizante. Asegúrate de que tanto las herramientas como los tratamientos sean específicos para nobuck, ya que no todo vale para los mismos tipos de piel.


Manutenzione del nabuk

La manutenzione corretta del nabuk prevedere tutta una serie di operazioni, tra cui una regolare spazzolatura, un trattamento impermeabile e l’applicazione di uno spray anti-goccia. L’importante è assicurarsi che prodotti e trattamenti siano specifici per il nabuk: quello che può andar bene per una pelle può non essere indicato per un’altra.


Pulitura del nabuk Un kit base per la manutenzione del nabuk deve prevedere una spazzola specifica, una gomma pane per il camoscio e un detergente che rimuova le macchie più ostinate.


Tamponare la superficie. Tamponare l’area interessata con un panno di microfibra umidificato o con un panno in tessuto specifico per il nabuk. In questo modo viene rimosso lo sporco più evidente. Evitare di asciugare la superficie con un phon o con una fonte di aria calda. Far asciugare all’aria per una notte


Al bisogno, stendere un detergente specifico per nabuk o utilizzare una gomma pane. Le macchie più ostinate possono richiedere l’applicazione di un detergente specifico. Seguire le istruzioni e testare sempre il prodotto su una piccola area nascosta prima di stenderlo sull’intera superficie. La gomma pane è l’ultima scelta per le macchie di sporco più impregnato o difficile da rimuovere. Sfregare con estrema delicatezza perché può alterare la consistenza del nabuk.


Spazzolare la superficie. Servendosi di una spazzola a setole morbide, spazzolare la superficie con movimenti circolari per rimuovere ulteriori tracce di sporco. Non insistere per più di qualche secondo sulla stessa superficie


È impermeabile?

Il nabuk ha una scarsa impermeabilità che si può tuttavia incrementare applicando uno spray impermeabilizzante. Scegliere uno spray specifico per il nabuk, visto che la composizione (e l’efficacia) dei singoli prodotti variano a seconda della tipologia del pellame. Utilizzare 3 o 4 volte l’anno per una protezione extra nei mesi invernali e più piovosi.